Giulio fa cose è stato scritto da Paola Deffendi e Claudio Regeni, i genitori di Giulio Regeni, con il loro avvocato Alessandra Ballerini. E’ la storia di chi aspetta ancora verità e giustizia, per questo il libro è un pugno allo stomaco. Ti senti partecipe del loro dolore, perché è il diario di sofferenza di due genitori che raccontano una storia spietata, in cui c’è qualche lampo di umanità.
Sviluppo del libro
Il nome di Giulio Regeni è balzato agli onori della cronaca (clicca qui per saperne di più), spesso trattato in modo sciatto o alla ricerca di quel sensazionalismo che offre tanti titoloni senza rispetto di chi, non solo ha perso la vita in circostanze tutte da chiarire, ma anche di chi, si ritrova a dover gestire tutto il fango senza neanche la possibilità di vivere il proprio dolore. Questa è la sensazione che mi ha accompagnato per tutto il libro, due genitori che non hanno la possibilità di piangere il proprio figlio, talmente la macchina burocratica e mediatica sia attiva per fagocitare tutto: dignità, percorso di vita, dolore.
Con Giulio fa cose restituiscono al loro figlio la dignità raccontando chi era Giulio. Rispondendo a tutte quelle domande da bar: cosa faceva lì? Se la sarà cercata?
La storia di Giulio è la storia di centinaia di ragazzi italiani che ci provano e non sempre ci riescono.
Giulio rappresenta la maggioranza dei giovani di oggi che studiano e cercano di migliorare la propria posizione sociale, stava svolgendo un dottorato di ricerca per l’Università Cambridge e gli era stata commissionata una ricerca sui sindacati egiziani indipendenti. Era al Cairo per lavoro e in qualità di ricercatore. Precisare il suo ruolo è fondamentale, perché non è ancora stata fatta luce sulle circostanze che hanno portato alla sparizione, alla tortura e all’omicidio di Giulio Regeni.
Il percorso verso la verità è stato infangato da depistaggi, omertà e intrighi e sono davvero tantissimi. Alla fine del libro vengono ripercorsi cronologicamente tutti i momenti importanti per l’inchiesta e le reazioni della politica nazionale e internazionale.
Ci è capitato spesso di pensare a cosa Giulio avrebbe potuto fare e diventare. Ma è un tempo, quello del futuro, che ci hanno tolto.
Curiosità
Nel libro si raccontano tanti episodi negativi in cui emerge anche l’esibizionismo di alcuni personaggi, tanti incontri con le istituzioni, ma descrivono anche l’umanità e l’empatia del presidente Mattarella.
Giulio però a distanza di 4 anni non ha ancora avuto giustizia.
Giulio merita giustizia, continuiamo a parlare di lui, i riflettori non devono spegnersi per Giulio e per tutti i Giuli e le Giulie del mondo.
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