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Di Diego Galdino

Ricordo un bellissimo brano tratto dal capolavoro di Zafon L’ombra del vento in cui si parla dei libri descrivendoli come un palazzo eretto nella nostra memoria a cui prima o poi faremo ritorno. Ecco, io nella mia memoria, ho un piccolo quartiere formato da cinque palazzi a cui oggi faccio ritorno per poterli condividere con le tante persone che seguono questo bellissimo blog di Fabiola Rieti.  (clicca qui per leggere la recensione di Una storia straordinaria di Diego Galdino)

Persuasione di Jane Austen

Persuasione è il mio romanzo della vita, non posso dire che sia il più bello che abbia letto, ma di sicuro è il libro che porterei in salvo se stesse prendendo fuoco la casa, dopo le persone care. Credo che per conoscere e apprezzare al meglio un’autrice straordinaria come Jane Austen (clicca qui per la sua biografia) sia la sua opera più giusta, perché è certamente quella più autobiografica. Una storia che è il preludio a quel genere letterario romantico moderno di cui io faccio parte. Jane Austen ha infatti segnato profondamente il mio modo d’intendere la scrittura. Abbiamo entrambi la voglia e la presunzione di provare sempre a rendere leggendario l’ordinario. 

Amazzonia di James Rollins

Amazzonia di James Rollins è secondo me il romanzo d’avventura per eccellenza. Dinamico, veloce, incalzante, e soprattutto capace di proiettarti in un mondo lontano da te migliaia di chilometri. Per usare un paragone cinematografico Amazzonia è un po’ come il gioco del film Jumanji, inizi a leggerlo e vieni risucchiato al suo interno, e ogni pagina che giri è come un tirare i dadi per scoprire dove finirai, senza sapere cosa ti aspetta.

I pilastri della Terra di Ken Follett

I pilastri della terra di Ken Follett è ad oggi il libro più bello che io abbia letto. Un capolavoro assoluto di mille e più pagine che si legge come se la tua mente diventasse il teletrasporto dell’astronave Enterprise del capitano Kirk. Arrivi alla fine senza nemmeno accorgertene, maledicendo di averci messo così poco e chiedendoti come sia possibile che arrivato all’ultima pagina della storia, tu riesca ancora a ricordare nitidamente la prima come se l’avessi appena letta. I pilastri della terra è un libro pieno, di tante cose, di tante persone, capace di riempirti il cuore e la mente, uno di quei libri che avresti voluto scrivere tu se fossi stato uno scrittore. Il grattacielo del mio quartiere di libri nella mia memoria.  

22.11.63 di Stephen King

Sono un lettore che spazia da un genere all’altro, ma non prediligo i romanzi horror, forse perché sono un tipo impressionabile e non mi va, dopo aver letto un libro, di mettermi a dormire, cercando nel buio della notte delle ombre inesistenti che fanno capolino dalla porta della camera da letto, o chiedendomi se c’è qualcuno sotto al letto. Per questo motivo credo di essere una delle poche persone ad aver letto di Stephen King solo i romanzi non horror. Tra questi c’è 22.11.63 un libro fantastico, una storia inverosimile, che però ti sembrerà di toccare con mano, facendo da spalla al protagonista, viaggiando con lui nel tempo. A un certo punto ti ritroverai a chiederti cosa ci fai a Dallas con indosso una camicia a quadrettoni. Subito dopo sentirai degli spari e ti alzerai per correre in strada a vedere cosa sia successo.  

Quo Vadis di Henryk Sienkiewicz

Sono sempre stato un grande appassionato di romanzi storici, di questo genere letterario considero Mary Renault e Valerio Massimo Manfredi dei veri maestri. Ma secondo me Quo Vadis è il romanzo storico per eccellenza, sarà perché è ambientato nell’antica Roma e perché tra le tante cose cela nel suo intreccio narrativo una storia d’amore bellissima. Non è un caso che il suo autore (clicca qui per la sua biografia), grazie a questo libro, abbia vinto il premio Nobel per la letteratura. Tanti credono che in un futuro non troppo lontano l’uomo riuscirà a viaggiare nel tempo, fidatevi qualcuno l’ha già fatto ed era polacco. 

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