Come il mare in un bicchiere è il nuovo libro di Chiara Gamberale pubblicato a distanza di un anno da L’isola dell’abbandono (clicca qui per leggere la recensione).
E’ stato scritto durante il lockdown ed è un diario di quel periodo. L’autrice in realtà preferisce chiamarlo quaderno, una definizione che alleggerisce sicuramente il clima di un’esperienza che ha toccato profondamente tutti noi. La quarantena è stata produttiva per molti autori, ma possiamo dire che non tutto quello che è uscito mi ha entusiasmato. Come sarà andata con questo libro?
Ci voleva questo dannato virus per capire che con il cuore ormai non riuscivo, a fare più niente, neanche ad amare con pienezza le mie persone e il mio lavoro, perché in quel frullatore pure il cuore pareva un pomodoro pelato andato a male.
Sviluppo del libro
Meno di 120 pagine per raccontare le riflessioni che lo stare in casa ha costretto tutti noi a fare.
Ciò che rende questo libro gradevole da leggere, è proprio il concentrarsi sull’esperienza autobiografica dell’autrice dando solo alcuni elementi per definire il periodo della quarantena al quale si riferisce.
Ho apprezzato questa scelta, perché è stato un momento difficile per tutti e pensare di rivivere a stretto giro quell’esperienza attraverso un libro mi avrebbe inibito la lettura.
L’altro elemento positivo, per chi ha amato e ama i libri di Chiara Gamberale (clicca qui per la sua biografia), è il dono che lei fa ai suoi lettori: regala se stessa.
L’autrice racconta il suo momento difficile pre quarantena, la sua intimità familiare, le sue paure, i suoi limiti e si mette a nudo come le era riuscito solo nel suo primo libro Una vita sottile. Chi ha letto i suoi romanzi sa che c’è sempre molto di autobiografico, ma nascosto dietro i personaggi è difficile capire cosa è realtà e cosa è finzione letteraria. E’ un testo spontaneo, proprio perché non nasce per essere pubblicato, ma fortunatamente Chiara ha permesso a tutti i suoi lettori di entrare nel suo mondo reale.
In certi momenti la distanza è una dichiarazione di amore assoluto. L’unico modo con cui possiamo proteggere e sostenere l’altro.
Curiosità
Probabilmente la pubblicazione di questo testo è stata terapeutica anche per Chiara Gamberale, che però ha scelto di dare a questo libro un significato più profondo. Infatti il ricavato delle vendite sarà devoluto dall’autrice allo spazio accoglienza per i bambini e le famiglie di CasaOz in situazione di emergenza Covid-19.
Un gesto che rende questo libro ancora più prezioso.
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