Copertina del libro L'isola dell'abbandono di Chiara Gamberale

Ho scelto di recensire L’isola dell’abbandono di Chiara Gamberale, anche se non è un’uscita recente. Però Feltrinelli, come ogni estate, ha inaugurato la promozione 2 libri a 9,90 euro su 50 titoli scelti, ho pensato fosse utile guidarvi nella selezione per sfruttare questa opportunità. 
Avevo sentito parlare molto bene di questo romanzo e Chiara Gamberale non delude mai.

E’ come se ogni tanto mi ritrovassi in un labirinto. All’improvviso non ho più certezze, ma solo sentieri che si biforcano, dentro.

Trama

L’Isola dell’abbandono altro non è che Naxos, il luogo dove si svolge la vicenda che ha come protagonista Arianna. Lei è una donna realizzata nel suo lavoro, ma non si può dire altrettanto della sua vita privata che resta intrappolata in un labirinto di traumi e ossessioni che le impediscono di vivere pienamente un rapporto. Arianna però è costretta a confrontarsi con le sue paure grazie alla nascita di suo figlio. La maternità la porterà a un viaggio nel passato per risolversi e trovare la forza per mettersi alle spalle la paura più grande: l’abbandono.

Per trattare questo tema Chiara Gamberale decide di avvalersi dell’aiuto della mitologia ripercorrendo alcuni momenti della leggenda di Arianna e Teseo. E’ un racconto molto emozionante che crea una valanga di emozioni che ti rotola nell’anima. Avvolge il lettore grazie a un linguaggio essenziale, ma nello stesso tempo ricco di descrizioni che aiutano a capire il clima giusto che caratterizza la storia. Questo libro aiuta a riflettere e a guardarvi dentro.

Vorrei che anche per me fosse un diritto rimanere ferma, fissa nel mio buio.

Curiosità
Chiara Gamberale

Mi piace molto lo stile di scrittura di Chiara Gamberale (clicca qui per la sua biografia) e l’empatia che riesce a creare con il lettore. Ho letto diversi suoi libri e ho notato che, anche ne L’isola dell’abbandono, è presente la comunicazione epistolare. Credo sia un modo, che spesso l’autrice usa, per permettere ai suoi personaggi di spogliarsi di tutte le sovrastrutture e presentarsi in modo puro, con tutte le ansie e le paure che accompagnano loro e ognuno di noi.

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