Copertina del libro Il Passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio

Il passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio (clicca qui per la sua biografia) è stato premiato con il Premio Bancarella nel 2005. Un noir coinvolgente in cui l’autore riesce a rendere in modo semplice, ma d’effetto, l’altalena di emozioni che vivono i protagonisti, tenendo il lettore incollato alle pagine del libro con la voglia di capire come si evolverà il racconto.

Fino a qualche minuto primo ero lì a fare colazione, come ogni mattina, preparandomi per una banale giornata, quando all’improvviso sono stato preso da un vortice e mi sono ritrovato altrove. In un posto misterioso e straniero. Lontano.

Trama

Così inizia la storia di Giorgio, uno studente di buona famiglia vicino alla laurea in Giurisprudenza che conduce una vita molto tranquilla nella Bari degli anni ’80 fino a quando conosce un suo coetaneo, Francesco. Questo incontro stravolgerà la sua vita finendo nel vortice di attività illegali, su tutte il gioco d’azzardo, che provocheranno in lui emozioni contrastanti. Dallo stato di disorientamento all’eccitazione, tutto viene descritto con uno stile asciutto e molto scorrevole con un finale inaspettato.
L’autore ha un grande talento letterario, sa dettare i tempi della storia accelerando il ritmo narrativo progressivamente e diventando incalzante nel finale. Forse l’epilogo è raccontato troppo velocemente, tanto da sembrare un po’ trascurato rispetto al resto, però è anche vero che il focus della storia è lo stato psicologico condizionato dalle azioni dei personaggi.

Il gioco d’azzardo è patologico è un tentativo di controllare l’incontrollabile, e dà ai giocatori l’illusione di essere padroni del proprio destino.

Curiosità
Gianrico Carofiglio

Gianrico Carofiglio porta ne Il passato è una terra straniera la sua esperienza da ex magistrato e i suoi romanzi si sono prestati anche al piccolo e grande schermo, come lo stesso “Il passato è una terra straniera” diventato un film diretto da Daniele Vicari e interpretato da Elio Germano e Michele Riondino. Una passione per la scrittura iniziata come hobby, ma una volta conclusa la sua esperienza da parlamentare, è diventata la sua principale attività, così decise di dare le dimissioni e in un’intervista ha spiegato che non era giusto fare il magistrato come secondo lavoro. Una testimonianza che fa capire come il cammino della vita può compiere percorsi di realizzazione inaspettati.

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